Riassumere in 500 parole tutto quello che dovrei e vorrei dirvi forse potrebbe risultare impresa titanica e fuori dalla mia portata, ma ci proverò.

Vivere di “illusioni”, masticare e deglutire sogni e pensieri, non è facile. Sembra sempre di non combinare niente, di rimanere astratti, si rischia di vedere fin troppo bene la meta, ma di perdersi costantemente durante il tragitto che porta ad essa.

Prendete me ad esempio.

Giornalismo, @500 Parole, #lapiumadoro e chi più ne ha, più ne metta.

Tutti progetti, tutti sogni ed aspirazioni che sono lì, a portata di mano, ma che sono tremendamente difficili da considerare “concreti” e “reali”.

In tutto questo tempo però ho avuto la fortuna di non sentirmi poi così tanto solo, così tanto “un pesce fuor d’acqua”.

Ho sentito vicino l’affetto e la stima di centinaia di persone, amici e parenti, vicini e lontani, che costantemente mi hanno voluto far arrivare la loro gratitudine, il loro ringraziamento per l’aver detto o l’aver scritto ciò che altrimenti avrebbero tanto voluto dire e scrivere l’oro.

Messaggi scritti, o frasi dette a voce che spingono lontano il mio nuovo orizzonte, che alzano sempre di più l’asticella di “quel che vorrei fare da grande”.

E’ gratificante sapere di essere entrato nelle vite di così tante altre persone. Di aver regalato momenti belli e positivi, di esser riuscito a farmi spazio tra le mille angosce anche solo per pochi minuti o per pochi istanti.

A volte mi domanda però, perché così tanti pensieri simili a miei, così tante affinità e così tanto affetto, lascino (ahimè) il tempo che trovano.

Nessuno che abbia voglia di condividere realmente tutto ciò, nessuno che si senta dentro il coraggio di esporsi, di rischiare di esser visto come un’idiota per provare a rovesciare un po’ le carte in tavola.

Io spesso mi sono sentito e mi sento un perfetto idiota. E allora? Guardate che non c’è niente di male, anzi è pazzesco vedere la facilità con la quale, prima o poi, tutti si rimangiano ogni parola detta o ogni gesto compiuto, nel nome di quella libertà che io, stupido idiota, ho palesemente posto davanti ai vostri occhi. So che la vostra valigia è pronta e già chiusa, so che avete già il vostro biglietto in mano, io vi offro la possibilità di essere miei “compagni”, guerrieri di battaglie che non feriranno nessuno, ma che guariranno i cuori e le anime di molti.

Vorrei tanto che tutto ciò diventasse un nuovo impegno, sopratutto per me.

Sembra come se da un momento all’altro dovesse esplodere completamente tutto e io fossi costretto a rimettere insieme i cocci di tutto ciò che può e deve esser salvato.

Io vi esorto ad uscire fuori dalle vostre case, dalle vostre comodità. Vi spingo ad essere chi siete e a privarvi di quelle maschere che portate solo nel nome del terrore che provate nel non esser conformisti.

Io la mia parte ve la voglio garantire per sempre, costi quel che costi.11745878_742646702523999_2001127827107041692_n